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NFT e mining cloud

🎨 Tipologia di truffa • NFT & Mining Cloud

Come Riconoscere Truffe NFT e Mining Cloud Fraudolento

Queste truffe propongono NFT senza valore reale o contratti di cloud mining inesistenti. Marketing aggressivo, recensioni fasulle e “community” gonfiate promettono rendimenti passivi e piani VIP. Nella pratica, i fondi confluiscono verso wallet controllati dai truffatori; le dashboard mostrano guadagni virtuali e, al momento del prelievo, compaiono richieste di pagare “tasse”, “fee di rete” o “sblocco hashpower”.

Nei falsi cloud mining l’hashing power è fittizio: l’utente compra “potenza” misurata in TH/s o MH/s, ma non esiste un’infrastruttura reale. Nei progetti NFT truffaldini il valore è sostenuto solo dall’hype: team anonimo o identità rubate, whitepaper copiati, roadmap irrealistica e nessuna utilità concreta del token/NFT.

🚨

Riconoscere la truffa in corso

⚠️ Segnali di allarme

  • Promesse di rendimenti passivi garantiti da NFT o mining “professionale”
  • Team senza identità verificabile o con profili LinkedIn recenti/artefatti
  • Dashboard con “earning” in crescita ma prelievi bloccati da costi extra
  • Whitepaper generico, roadmap fumosa, partnership non confermate
  • Pagamento solo in crypto verso wallet diretti o gateway non verificati

🎭 Come agiscono i truffatori

  • Creano una community su Telegram/Discord e sfruttano influencer o profili fake
  • Pubblicano numeri di “hashrate” o “floor price” senza riscontri indipendenti
  • Consentono micro-prelievi iniziali per aumentare la fiducia e l’investimento
  • Bloccano i fondi chiedendo “tasse”/”fee di sblocco” o invocando audit inesistenti
  • Chiudono domini/canali quando aumentano le segnalazioni e riaprono altrove

Cosa fare subito

  • Non versare altri fondi e non acquistare nuovi NFT/”hashpower”
  • Mantenere il contatto solo per raccogliere prove (senza rivelare contromisure)
  • Non improvvisare analisi tecniche pubbliche: si rischia di far sparire tracce
  • Salvare evidenze: pagine di vendita, contratti smart (indirizzi), tx hash, liste wallet, chat e annunci
  • Abilitare 2FA e sanificare gli ambienti (browser, estensioni, app non ufficiali)
⚖️

Cosa fare se la truffa è già avvenuta

  • Contattarci per capire se è economicamente sensato tentare un recupero (importi, tracciabilità, giurisdizioni, attori)
  • Raccogliere prove con valore legale: acquisizione integrale di pagine, smart contract e interazioni (metadati, hash, marca temporale)
  • Preparare la denuncia includendo wallet/tx, domini, canali social, referenti e somme versate
  • Inviare diffide a soggetti e intermediari (registrar, hosting, privacy office, marketplace NFT, piattaforme social/ads)
    Leggi la guida completa sugli attori coinvolti →
💡

Errori da evitare: consigli educativi

  • Non credere ai “rendimenti garantiti” da NFT o mining

    Non esistono certezze di guadagno nelle crypto. Chiunque prometta rendimenti fissi o “zero rischio” sta mentendo. Il mining reale ha costi elettrici e di manutenzione variabili.

  • 🔍
    Verificare sempre il team del progetto

    Controllare identità reali, track record professionale, advisor verificabili, società registrata con sede fisica e contatti pubblici. Team anonimo = red flag.

  • 📜
    Controllare gli smart contract

    Verificare indirizzi su blockchain explorer (Etherscan, BscScan), cercare audit indipendenti, controllare ownership e funzioni di mint/burn/lock. Smart contract non verificati sono sospetti.

  • 👥
    Diffidare di community artificiali

    Follower gonfiati (bot), engagement anomalo (likes/commenti generici), giveaway continui senza valore reale e gruppi Telegram con migliaia di membri silenziosi sono segnali di manipolazione.

  • 💰
    Testare sempre i prelievi con importi minimi

    Prima di investire grosse somme, verificare che i prelievi funzionino davvero. Non collegare il wallet principale a dApp sconosciute: usare un wallet separato per test.

  • 🔐
    Usare hardware wallet e revocare approvazioni

    Proteggere i fondi con hardware wallet (Ledger, Trezor). Controllare periodicamente e revocare le “token approvals” non più necessarie su siti come Revoke.cash o Etherscan.