Gli schemi Ponzi e piramidali promettono rendimenti elevati e costanti indipendentemente dal mercato. In realtà, i “guadagni” dei primi arrivati vengono pagati con i depositi dei nuovi investitori. Il focus non è il trading o una tecnologia reale, ma il reclutamento: bonus referral, piani multi-livello, qualifiche e carriere che spingono a portare nuovi fondi nel sistema.
Dashboard e “rendiconti” mostrano profitti regolari, ma i prelievi sono limitati o bloccati con scuse (audit, congestione rete, “tasse”, “assicurazioni”). Alla riduzione dei nuovi ingressi, il sistema collassa, i fondi spariscono e gli organizzatori scompaiono lasciando domini e canali inattivi.
Diffidare di percentuali fisse e costanti (es. “10% al mese garantito”). I mercati finanziari comportano sempre rischi e volatilità. Rendimenti stabili indipendenti dalle condizioni di mercato sono matematicamente impossibili nel lungo periodo.
Se i profitti derivano principalmente dal reclutamento di nuovi membri anziché da un prodotto/servizio reale, si tratta di schema piramidale. Business legittimi hanno ricavi indipendenti dalla catena referral.
Controllare esistenza di società registrata, licenze finanziarie valide, bilanci pubblici e audit indipendenti. Diffidare di sedi in giurisdizioni offshore opache o paradisi fiscali senza regolamentazione.
Prima di investire somme importanti, verificare che i prelievi funzionino davvero. Non reinvestire “per non perdere il livello” o per sbloccare bonus: sono tattiche per trattenere i fondi.
Reclutare altre persone in schemi fraudolenti può comportare responsabilità civili e penali. Anche in buona fede, si rischia di diventare complici. Verificare sempre la legittimità prima di consigliare investimenti.
Usare password uniche generate da password manager, attivare 2FA, non riutilizzare credenziali su più piattaforme. In caso di data breach, questo limita i danni e protegge gli altri account.
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